Slider news

Brucellosi: facciamo chiarezza contro le fake news

Contributo a cura dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno

Dicono che: La Brucellosi (BRC), malattia infettiva provocata dai batteri del genere Brucella, sta decimando la popolazione di bufale campane in particolare nella zona del casertano. Un’emergenza denunciata da allevatori e associazioni di categoria, spesso senza avere la consapevolezza delle normative in vigore. Sulla necessità di abbattimento dei capi di bestiame infetto si è aperta un’aspra polemica, cui l’Istituto Zooprofilattico  sperimentale (IZS) del Mezzogiorno cerca di far chiarezza rispondendo a sette domande sull’argomento.

1. Le bufale vengono abbattute su decisione di chi?
La decisione non spetta né alla Regione Campania né all’IZS del Mezzogiorno. Le bufale vengono abbattute per effetto delle norme nazionali previste dal Ministero della Salute che definiscono un capo infetto e come tale destinato alla macellazione nel piano di eradicazione obbligatoria (Ordinanza Ministero della Salute 28/5/2015 e Decreto Legislativo 651/94 e alle norme europee 689/2020 e Reg. 429/2016). Il capo è infetto quando è positivo alle prove sierologiche ufficiali, ovvero a test di diagnostica standard per tutta l’Unione Europea ed elencati all’Allegato 4 Reg. 689/2020.

2. Quali sono i numeri reali di dieci anni di eradicazione della BRC negli allevamenti campani?
In dieci anni in Regione Campania sono stati abbattuti in totale 65.273 capi per Brucellosi (sia positivi, ma anche negativi, abbattuti obbligatoriamente nell’ambito delle procedure di spopolamento).

3. I falsi positivi.
I capi che risultano positivi alle prove ufficiali di sierologia, ma negativi agli esami batteriologici non sono falsi positivi. La Brucellosi, inoltre, non provoca lesioni riscontrabili al macello. È obbligatorio l’invio al macello dei capi per le prove ulteriori sugli organi. Si tratta, infatti, di malattie trasmissibili all’uomo anche attraverso il consumo di latte e derivati e, come tali, incluse come malattie categoria B del Reg. Eu 429/2016 (Eradicazione Obbligatoria).

4. Dove vanno le bufale da macellare?
Non sono né i servizi veterinari delle ASL né la Regione Campania a decidere dove verranno macellate le bufale infette. La scelta del macello è di esclusivo appannaggio dell’allevatore che deciderà, secondo valutazioni meramente economiche, cedendo al miglior acquirente interessato alla carne. La norma vigente (Ordinanza del Ministero della Salute 28 maggio 2015 reiterata con l’O.M. 23 giugno 2020 di proroga) consente l’invio dei capi infetti, con camion piombato, in qualunque macello ubicato nella Regione e, solo previa richiesta di deroga, in altra Regione. Sarebbe ideale inviarli al macello geograficamente più vicino all’allevamento.

5. Le carni di animali infetti in tavola!
Come da regolamento di polizia veterinaria, le norme di sicurezza alimentari vigenti stabiliscono che le carni di animali positivi alla BRC possono essere consumate, eliminando gli organi sede di elezione del batterio. Solo in caso di setticemia, la carcassa va distrutta.

6. Un’azienda che abbatte gli animali infetti non sospende la sua produzione di latte.
La produzione di latte per la mozzarella campana è garantita dalla rimonta e si è mantenuta in dieci anni costante e più controllata. Il latte dei positivi va distrutto, ma la parte restante della mandria può conferire il latte, purché venga pastorizzato. A garanzia della filiera è stato implementato un Sistema Nazionale di Tracciabilità da cui si può evincere il latte prodotto sul territorio nazionale.

7. Se in questi ultimi dieci anni la Campania non avesse avuto un piano di eradicazione, cosa sarebbe successo?
Le bufale infette avrebbero continuato a produrre latte infetto che sarebbe finito nella catena alimentare. Il comparto avrebbe dovuto fronteggiare l’attività di aziende libere da vincoli sanitari incapaci di produrre una mozzarella di bufala controllata. In questo contesto il piano di eradicazione è l’unico strumento per tutelare la salute dei consumatori, come obbligo di legge.


CLICCA QUI PER CONSULTARE I VARI NOTIZIARI